Durezza acqua Milano. Quali rimedi occorre prendere per risolvere il problema del calcare nella città meneghina
Durezza acqua Milano. Oggi vedremo quali sono i rimedi che si possono adottare per ridurre il fastidioso problema del calcare nel capoluogo lombardo. Ma andiamo con ordine. Vediamo in primis cosa intendiamo quando parliamo di durezza dell’acqua.
Cos’è la durezza dell’acqua
Per durezza dell’acqua si intende un valore totale che esprime il contenuto di ioni di calcio e magnesio oltre che di eventuali metalli pesanti presenti nell’acqua.
Generalmente con questo termine si usa riferirsi alla durezza totale. La durezza totale è la somma tra la durezza permanente e la durezza temporanea, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta:
- Durezza permanente esprime la quantità di cationi rimasti in soluzione dopo un’ebollizione prolungata
- Durezza temporanea che per differenza tra le precedenti durezze esprime sostanzialmente il quantitativo di idrogencarbonati
L’unità di misura più comune della durezza dell’acqua è il grado francese. Secondo le norme CEE acque con meno di 30 gradi francesi sono considerate dolci; altre classificazioni sono più dettagliate, per esempio:
- acque molto dolci: < 7 gradi francesi
- acque dolci: da 7 a 14
- acque poco dure: da 15 a 22
- acque mediamente dure: da 23 a 32
- acque dure: da 33 a 54
- acque molto dure: > 54.

L’unità di misura più usata per misurare la durezza dell’acqua sono, almeno in Italia, come detto, i gradi francesi (°F). Un grado francese di durezza corrisponde ad un contenuto di sali di calcio e magnesio molecolarmente equivalente a 1g di CaCO3 ogni 100 litri d’acqua.
Quali possono essere le conseguenze di un’acqua dura
Le conseguenze di un’acqua dura possono essere molteplici. Chi vive infatti in zone in cui la durezza dell’acqua è eccessiva si troverà a riparare elettrodomestici guasti e tubature a rischio. La presenza di calcare può infatti causare:
- Ostruzioni alle tubature con conseguenti problemi di pressione. Incrostazioni calcaree consistenti possono infatti portare ad una significativa riduzione della portata ed infine obbligano al rifacimento delle tubature
- Problemi alla caldaia e alla produzione di acqua calda. Le incrostazioni calcaree portano infatti un ostacolo nello scambio termico e di conseguenza uno spreco energetico oltre che il rischio di una rapida occlusione delle tubature.
- Incrostazioni delle tubature, delle guarnizioni e delle filettature della rubinetteria. E’ infatti molto frequente vedere patine biancastre di calcare depositate su rubinetti, lavelli e box doccia. Queste macchie una volta createsi sono molto difficili da rimuoversi.
- Guasti al filtro della lavatrice
- Danni alla resistenza dello scaldabagno
- Mal funzionamento della lavastoviglie
- Pelle e capelli più secchi. Utilizzando un’acqua dolce la pelle traspira meglio e i capelli rimangono più morbidi e lucidi. Oltre ai benefici fisici adoperare acqua addolcita porta anche notevoli risparmi. Il sapone reagisce con l’acqua dura per dare composti insolubili non efficaci ai fini del lavaggio. Questo significa che occorre meno sapone, il risparmio può arrivare fino al 75%
La durezza dell’acqua viene abbassata tramite un addolcitore. L’addolcitore altri non è che un polimero recante ioni di sodio che vengono scambiati al passaggio con ioni di calcio e magnesio dell’acqua. Questi ultimi risultano quindi trattenuti dalla resina che viene poi rigenerata.
Durezza acqua Milano. Qualità dell’acqua
Dopo questa iniziale introduzione sulla durezza vediamo ora nel dettaglio qual’è il punto di durezza acqua Milano.
Secondo quanto si evince dal sito MilanoBlu ad esempio la durezza media dell’acqua della città di Milano si trova intorno ai 28°C francesi. Quindi secondo i parametri da noi citati prima ci troviamo di fronte ad un’acqua mediamente dura. Vediamo quindi quali possono essere le soluzioni per questo particolare problema.
Soluzioni durezza acqua Milano
Ci sono diverse possibilità di agire per quanto riguarda questo fastidioso problema.
Un cittadino milanese dovrà in primis decidere se vuole operare a monte di tutto l’impianto di casa oppure solo di un singolo punto di utilizzo. Quindi se installare un prodotto sotto un lavandino o se all’ingresso dell’acqua in casa per ridurre la presenza di calcare in tutto l’appartamento.
Nel caso in cui venga preferita questa prima soluzione sarebbe opportuno procedere con l’installazione di un filtro a carbone più resine a scambio ionico sotto il lavello. I filtri in questione potrebbero essere:
Questi particolari modelli di filtri sono in grado di compiere entrambe le fasi di filtrazione. Quindi ridurre sia la presenza di calcare nell’acqua sia permette di migliorare odore e sapore della stessa. Ne consigliamo l’utilizzo in accoppiata con un altro filtro a carbone come l’Everpure 4C. Questo perchè la presenza di resine può spesso creare un sapore differente nell’acqua che andremo a bere rispetto a quello a cui eravamo abituati.
Per quegli utenti che invece preferissero installare un apparecchio a monte dell’intero impianto casalingo la soluzione potrebbe essere l’installazione di un addolcitore.
Cosa sono gli addolcitori
Gli addolcitori sono l’unica soluzione per combattere completamente il problema del calcare. Come funzionano però gli addolcitori acqua.
Funzionamento addolcitori acqua
Si definisce addolcimento lo scambio degli ioni (calcio Ca2+ e magnesio Mg2+) con gli ioni (sodio Na+); un processo che permette di ottenere solo salinità di tipo sodico, che non precipita e non forma quindi alcun tipo di incrostazione. Questo tipo di scambio ionico è reso possibile da resine cationiche forti. Passando attraverso un addolcitore tutti i sali del calcio e del magnesio vengono trasformati in sali di sodio. Questo processo avviene poichè la resine in forma sodica (R-Na) cede cationi sodio caricandosi di cationi calcio e magnesio per diventare (R-Ca, R-Mg). In questo modo non viene alterata la quantità totale di sale nell’acqua ma viene variata la sua composizione qualitativa. Quando tutti i cationi sodio del letto di resina sono stati utilizzati, l’addolcitore non è più in grado di trattare l’acqua, pertanto si rende necessario eseguire la rigenerazione.
Capacità ciclica
Può essere molto utile definire la capacità ciclica di un addolcitore acqua. Vale a dire il volume d’acqua che questo può trattare tra una rigenerazione e l’altra, ossia prima che la capacità di scambio delle resine si esaurisca.
Può essere utile saper valutare il volume d’acqua consumato in ambito domestico in funzione del numero di componenti della famiglia nell’intervallo di tempo che intercorre tra una generazione e l’altra. Ipotizzando una famiglia di 4 persone, un consumo giornaliero pro capite di 150 litri quindi un volume d’acqua complessivo giornaliero: 4×150 = 600 litri.
Conoscendo il consumo quotidiano d’acqua, in funzione delle caratteristiche del proprio impianto (litri di resina) e della qualità dell’acqua (durezza), è possibile impostare la frequenza e rigenerazione, ossia stabilire la capacità ciclica dell’addolcitore, con la programmazione della valvova Clack a tempo o a volume.
Quale modello di addolcitore scegliere
Sul nostro sito sono presenti due diverse tipologia di addolcitori, quelli a doppio corpo e quelli cabinati.
Gli addolcitori cabinati sono molto meno ingombranti degli addolcitori a doppio corpo. Danno la possibilità di rigenerare solo le resine esaurite consentendo quindi un notevole risparmio di sale e acqua di scarico. L’elettronica monitora continuamente i consumi dell’utenza e riesce a calcolare una riserva per ogni giorno della settimana.
Quando viene raggiunta l’ora di rigenerazione, se la capacità residua è inferiore alla riserva per il giorno successivo parte la rigenerazione con un consumo di sale pari alla percentuale di esaurimento delle resine
Gli addolcitori a doppio corpo invece con il tino sale separato sono leggermente più ingombranti. Sono preferiti da un’utenza che ha la possibilità di installare questo prodotto in una cantina. Le funzionalità sono le stesse del cabinato, anzi hanno in più la possibilità di essere più semplici da adoperare in fase di intervento.
Per approfondire l’argomento addolcitori puoi consultare il nostro articolo dedicato.
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Mi sembra impossibile che un filtro riesca a risolvere da solo il problema dell’acqua dura.
Buongiorno, come scritto nell’articolo dipende da dove viene installato il prodotto. Sotto un singolo punto di utilizzo anche un filtro può essere sufficiente
Buongiorno, io vivo fuori dall’Italia e mi chiedevo quali rimedi potrei adottare per risolvere il problema sia dell’acqua molto calcarea sia della carica batterica presente nell’acqua. Potete aiutarmi? grazie
Buongiorno, purtroppo in questo caso non c’è un rimedio unico da adottare. Bisognerebbe munirsi sia di un addolcitore in modo da ridurre la durezza dell’acqua dell’intero appartamento sia di uno sterilizzatore di modo da eliminare ogni presenza di eventuale carica batterica. Le allego le pagine del nostro sito dove trattiamo questo tipo di argomento:
– Sterilizzatori UV https://www.acquaxcasa.com/sterilizzatori-uv-per-acqua-c-137_24.html
– Addolcitori acqua https://www.acquaxcasa.com/addolcitori-acqua-c-137_194.html
Ma scusate ma quindi con un’acqua a 30° francesi che tipo di addolcitore dovrei installare?
Buongiorno, la portata dell’addolcitore è determinata dalla portata di cui ha bisogno. quanti siete in famiglia?
Buongiorno, ma quindi secondo voi è sufficiente installare un semplice filtro per risolvere totalmente il problema del calcare?
Buongiorno, dipende ovviamente dalla durezza dell’acqua. Il filtro può ovviamente essere utilizzato per un singolo punto di utilizzo.