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Durezza dell’acqua: sai cos’è e come gestirla?

Molto spesso si sente parlare di durezza dell’acqua o di acqua dura: sai cos’è e come gestirla?

In questo articolo vedremo che cosa è la durezza dell’acqua, cosa può comportare se in eccesso e come ridurla.


Che cos’è la durezza?


Si tratta di un valore che esprime il contenuto totale di ioni di calcio e magnesio oltre che di eventuali metalli pesanti presenti nell’acqua. La presenza di sali di calcio e magnesio da origine alla durezza totale. Questa può essere a sua volta divisa in durezza temporanea e durezza permanente.
• Durezza temporanea è la durezza che persiste dopo l’ebollizione dell’acqua. E’ quella che è possibile trovare su pentole, caldaie, bollitori, ecc.
• Durezza permanente è dovuta ad altri sali di Ca e Mg che restano disciolti in soluzione
La misura della durezza di un’acqua è data dai gradi di durezza. Generalmente per misurarlo vengono impiegati i gradi francesi.


Cosa comporta un’acqua eccessivamente dura?


La durezza che viene normalmente percepita è quella temporanea, che appunto ha azione incrostante su caldaie, pentole, bollitori, docce, lavatrici, lavastoviglie, rubinetti…
I valori limite per la potabilità dell’acqua sono tra 15 e 50 gradi francesi, quindi tutta l’acqua in uso negli acquedotti Italiani sono entro i limiti.
Questo discorso però non ha valore per quanto riguarda le incrostazioni sugli impianti. Infatti già a 20 gradi francesi, valore al di sotto del limite di potabilità, le incrostazioni si formano negli impianti già citati. Inoltre l’acqua dura fa si che serva più detersivo durante i lavaggi in lavatrice e in lavastoviglie, come è più facile che si infeltriscano i capi di lana. Dopo la doccia pelle e capelli restano spesso secchi se si utilizza acqua dura.


L’acqua dura si può bere?


Si, l’acqua dura, con valori entro i limiti di legge può essere bevuta senza particolari problemi, fatto salvo persone con specifici problemi quali calcoli renali o particolari patologie. Il carbonato di calcio e il magnesio sono sostanze utili al nostro organismo.
Il sapore può non essere dei migliori però, infatti molte persone la descrivono come “pesante”, infatti è ricca di Sali.


Come eliminare un eccesso di durezza dall’acqua?


La soluzione più completa è l’installazione di un addolcitore acqua per trattare l’acqua di tutta la casa, impostando i valori di uscita a 15 gradi francesi o poco più.
Per trattare invece solo l’acqua da bere ( in caso ad esempio di un addolcitore tarato a zero con bypass per l’acqua da bere) si puo utilizzare un apposito filtro a kdf, una sostanza che non elimina il carbonato di calcio come le resine dell’addolcitore, ma evita che questo si depositi, preservando quindi i rubinetti, i lavandini in acciaio, le pentole, gli sterilizzatori, e migliorandone il sapore.


Una soluzione più veloce per preservare specificatamente lavatrici, lavastoviglie e caldaie esistono dei dosatori di polifosfati, che hanno funzione simile al kdf, cioè il calcare non si deposita e non forma incrostazioni. Viene utilizzato solitamente su acqua non da bere, ma ha un’ottima resa installato direttamente a monte dell’elettrodomestico.


Ultima accortezza si consiglia sempre si installare un antiallagamento sugli elettrodomestici quali lavatrici, lavastoviglie e macchine dell’acqua in caso di durezza eccessiva, per evitare perdite impreviste e dannose.


La durezza dell’acqua è una condizione molto frequente nelle acque di acquedotto. Pertanto informarsi dal proprio gestore e verificare lo stato dei propri elettrodomestici periodicamente è buona norma, in caso di dubbi, contattate un professionista o i nostri tecnici per una consulenza.

admin

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