I termini depuratore acqua e potabilizzatore sono corretti?
Siamo letteralmente bombardati di comunicazioni pubblicitarie che propongono un depuratore acqua da collegare alla rete idrica. Sui canali social, via mail, alla radio e alla televisione è un continuo reclamizzare i “depuratori” facendo leve sui vantaggi della comodità, sul risparmio e altro ancora.
Non entriamo nel merito di tecniche di vendita più o meno subdole tendenti a prospettare prezzi e costi che nella realtà non di dimostrano veri. Ci interessa qui partire dalla base della comunicazione e riflettere sul termine “depuratori”
Origine del termine depuratore acqua
Il termine depuratore nasce sulla fine degli anni 90, coniato da aziende che facevano una vendita diretta spregiudicata. Con alambicchi e trucchi di magia, andavano di casa in casa a far credere che l’acqua della rete idrica fosse in condizioni pessime, da qui la necessità di depurare l’acqua.
Il termine depurare se inteso come rendere l’acqua pura, non ha senso. L’acqua pura è un concetto chimico e non di acqua destinata al consumo umano. L’acqua pura in chimica è senza sali in soluzioni, priva di qualsiasi elemento eccetto la molecola H20… Ma anche volendo utilizzare il termine depurare in senso popolare, è sbagliato e fuorviante.
L’acqua di rete in Italia è buona, anzi la qualità è medio alta. La necessità, nella più grande maggioranza dei casi, è di affinarla. Ossia migliorare le caratteristiche organolettiche e in alcuni casi anche quelle chimiche.
Caratteristiche Organolettiche
Per caratteristiche organolettiche si intendono tutte quelle caratteristiche legate alla percezione sensoriale: Vista, odore, sapore. Un’acqua non proprio cristallina può essere resa limpida con l’utilizzo di un filtro a sedimenti, oppure con un filtro a carbone con membrana fine (ad esempio AG3 – Pre-coat). Sempre con l’utilizzo di un filtro a carbone possiamo togliere i composti di cloro che rendono l’acqua sgradevole al palato.
In alcuni casi è necessario un intervento più drastico per modificare il contenuto delle sostanze disciolte in acqua. Ad esempio, se la rete idrica fornisce acqua con una quantità di Nitrati vicina alla soglia di potabilità, ossia sempre potabili, ma con tenore prossimo al limite, ha senso dotarsi di un impianto ad osmosi inversa per ridurli. Ma anche in questo caso non si tratta di potabilizzare l’acqua, (lo è già) ma di migliorarla con un trattamento di affinaggio.
Il termine corretto per ben individuare il dispositivo, sarebbe “impianto per il trattamento dell’acqua potabile al punto d’uso”, chiarisce bene il concetto che non si tratta di “depurare ” un’acqua già potabile, men che meno potabilizzare un’acqua già potabile… (vedi DM25/2012).
La normativa vieta l’utilizzo di terminologia generica, come depuratore o potabilizzatore, filtro, o peggio ancora con nomi di fantasia che sono fuorvianti, “vitalizzatore” “naturalizzatore” etc… E’ necessario indicare sulla confezione, sul materiale pubblicitario e sul manuale le caratteristiche del dispositivo e la sua efficacia comprovata da test di laboratorio.
Si può utilizzare il termine depuratore acqua domestico?
E’ ridicolo pensare che la famosa Signora Maria (di Voghera) , parli alla sua amica, dicendo : ” ho comprato un “impianto per il trattamento dell’acqua potabile al punto d’uso” ovviamente userà termini più brevi, erogatore, filtro o anche depuratore…
La lingua italiana cambia e trova i termini per chiamare oggetti o dispositivi in maniera univoca in modo che la comunicazione tra persone possa essere rapida e condivisa…
Anche chi vende ha la facoltà di utilizzare il termine “depuratore” l’importante è che non giochi sulla ambiguità nascosta e faccia intendere al potenziale cliente che l’acqua debba essere “depurata” o peggio ancora “potabilizzata” in senso stretto, sarebbe una scorrettezza. E’ bene che chi vende o l’azienda di riferimento chiarisca bene quali sono le capacità filtranti e l’efficacia dell’impianto.
Sul nostro sito sono presenti diversi articoli con il nome “depuratore” proprio per questo motivo.
Per quanto riguarda il termine “Potabilizzatore”
Sul termine Potabilizzare non si può fare lo stesso ragionamento, è da utilizzare esclusivamente su di un’acqua in ingresso NON potabile.
Dire che l’acqua di rete, già potabile, debba essere “potabilizzata” è una truffa bella e buona. Anche in questo caso sul nostro sito sono presenti alcuni prodotti con il termine “potabilizzatore”, proprio perché fanno riferimento al trattamento di acqua non potabile, come ad esempio, acqua di pozzo