In Italia si usano troppe bottiglie di plastica. Il primato europeo del consumo spetta a noi
Vediamo insieme come ridurre il consumo di plastica.
In Italia si consumano troppe bottiglie di plastica. Spetta a noi infatti il primato europeo del consumo di acqua in bottiglia.
Nel nostro paese come emerso dal World Water Forum, tenutosi a Marsiglia, il 61,8 % delle famiglie italiane acquista acqua minerale, pari a un consumo medio di 192 litri l’anno per persona.
Nella classifica mondiale davanti a noi per il consumo di bottiglie di plastica sono presenti soltanto Arabia Saudita e Messico.Il dato aumenta nettamente nelle zone del sud Italia dove capita sovente che vi siano problemi di potabilità.
La nostra vita è scandita dalla plastica
In generale nel corso delle nostre giornate siamo costantemente circondati dalla plastica. Basti pensare agli involucri delle bustine del tè, alle merendine dei nostri figli, ai bicchieri del caffè in ufficio. Persino le cucine delle nostre case sono piene di plastica. Sono di plastica i materiali anti aderenti delle nostre padelle che a lungo andare rilasciano sostanze dannose per il nostro organismo.
Siamo letteralemente circondati dalla plastica: le coste e le spiagge del pianeta sono pieni delle cosiddette isole di plastica. Uno degli ultimi rapporti di Legambiente parla di 35 rifiuti per chilometro quadrato di cui il 92 % sono rifiuti di plastica.
Il calcolo che viene fatto è che nel 2050, nei mari verrà riversata ogni minuto una quantità di plastica pari a quattro camion colmi di spazzatura.
I problemi legati alle bottiglie in plastica
Diciamo innanzitutto che il BPA (bisfenolo A) non è presente nelle bottiglie PET che vengono utilizzate per l’acqua minerale. Non vi è infatti traccia di residui di plastica nelle acque contenute all’interno delle bottiglie in commercio. Il bisfenolo è generalmente presente nei contenitori rigidi a base di policarbonato. Lo si può trovare nei classici biberon in plastica e nei boccioni d’acqua da ufficio.
I rischi in cui si può incappare risiedono generalmente nel riutilizzo delle bottiglie di PET. I contenitori per acqua minerali sono predisposti per essere adoperati una sola volta. Un utilizzo prolungato di questi recipienti potrebbe intaccarne le caratteristiche sia tecnologiche che chimiche. Quindi permettere che la plastica venga a contatto più facilmente con gli alimenti. Utilizzarle più volte, inoltre, non è consigliabile neanche dal punto di vista igienico. Potrebbe verificarsi, infatti, una contaminazione microbica. Anche se l’acqua risulta piuttosto inerte per quanto riguarda la capacità di estrarre dai contenitori eventuali molecole indesiderate, è preferibile optare per un’alternativa. Le bottiglie in vetro sono un ottimo compromesso, perché sono facilmente lavabili (anche alle alte temperature) e garantiscono quindi una maggior igiene. Alleghiamo il test di Altroconsumo sulle acque minerali vendute nei supermercati.
Piccoli accorgimenti per ridurre il consumo di plastica
Vediamo qualche semplice consiglio per ridurre il consumo di plastica nelle nostre vite:
- Cominciare a bere l’acqua del rubinetto. Come detto in precedenza se tutte le persone cominciassero a bere la propria acqua del rubinetto i rifiuti diminuirebbero in maniera considerevole. Se la vostra acqua del rubinetto dovesse avere odore sapore di cloro potete sempre dotarvi di un kit di filtrazione sotto lavello. Pratico da installare e sicuramente più economico e salutare. Utilizzando un sistema di microfiltrazione il risparmio gira intorno ai 7 Kg di plastica a persona.
- Smettere di utilizzare bicchieri e piatti di plastica
- Prediligere succhi di frutta e frullati fai da te. In questa maniera si avranno due vantaggi. Il primo che potremmo tenere sotto controllo le sostanze che vengono eliminate, in secondo luogo non avremmo più rifiuti di plastica da smaltire.
- Ricordati di portarti dietro le borse di stoffa della spesa. Oramai quasi tutti i sacchetti dei supermercati sono in mater-bi, quindi biodegradabili. Rimane, però, sempre qualche piccolo commerciante che continua ad adoperare borse di plastica.
- Stop alle cannucce. Anche se può non sembrare le cannucce in plastica svolgono un ruolo fondamentale nello scenario dell’inquinamento mondiale. Smettere di comprarle per le feste dei bambini o chiederle per bere il cocktail che andremo a consumare la sera può sicuramente aiutare.
- Scegliere pannolini lavabili per i vostri neonati. Mamme e papà optate per l’acquisto di pannolini lavabili! Oltre ad aiutare il pianeta vi accorgerete che c’è un notevole risparmio dietro.
Speriamo che questo breve articolo su come ridurre il consumo di plastica vi sia stato utile. Se voi avete già iniziato a dare il vostro contributo per il bene del pianeta consigliatelo anche ai vostri amici.
Se il post vi è sembrato interessante vi chiediamo di farci un
Nel mondo si consuma troppa plastica bisogna sensibilizzare le persone sull’argomento
Esatto Alessandro! questo è proprio il senso del nostro articolo. Grazie per il commento
ottimo articolo, bisognerebbe che si parlasse più di frequente di questi temi per sensibilizzare le persone
Grazie Simonetta, cerchiamo di fare del nostro meglio. Un saluto
Già passato da diversi anni alla microfiltrazione, oltre alla qualità dell’acqua superiore dormo con la coscienza a posto.
Grazie Marco, sempre gentile
E’ bello vedere come anche una piccola azienda si interessa all’ambiente. Congratulazioni!
Grazie, facciamo del nostro meglio. Un caro saluto