Cosa significa oligominerale?
Cosa significa oligominerale? Il termine oligominerale si riferisce ad una tipologia di acqua minerale. I due termini sono spesso confusi ma sono in realtà diversi. Vediamo di capire in questo articolo in cosa differiscono.
Cos’è il residuo fisso
Per approfondire il concetto di oligominerale occorre soffermarsi anche sul termine residuo fisso. Il parametro che indica quanto un’acqua è mineralizzata si chiama residuo fisso o residuo secco e corrisponde alla parte solida che rimane dopo aver evaporato ed essiccato alla temperatura di 180 °C una quantità nota di acqua, in genere 1 litro. Esso esprime la quantità totale di sali contenuti ed è un parametro che viene utilizzato per una sommaria classificazione delle acque minerali.
In commercio vengono utilizzate diverse denominazioni per diversificare i tipi di acqua. Queste denominazioni si riferiscono ai valore di minerali contentui nell’acqua. Ecco quali sono:
- Minimamente mineralizzata: residuo fisso inferiore 50 mg/l.
- Oligominerale: residuo fisso inferiore a 500 mg/l.
- Minerale: residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l.
- Ricca di sali minerali: residuo fisso superiore a 1500 mg/l.
A seconda della quantità del residuo fisso contenuto nell’acqua e della tipologia di minerale contenuto, l’acqua può essere indicata da bere in caso di alcune patologie mediche. Ad esempio un’acqua povera di sodio è consigliata in caso di diete particolare o se si soffre di retenzione idrica o calcoli renali.
Acqua minerale
Abbiamo quindi detto che con acqua minerale si intende con un residuo fisso inferiore a 50 mg/l. A livello tecnico, un’acqua minerale naturale ha origine da un giacimento in profondità che è batteriologicamente puro. Ha inoltre qualità benefiche per l’organismo. La legge stabilisce che questo tipo di acqua deve avere quantità di sali, livello di temperatura e composizione costante per essere imbottigliata. Questo tipo di acqua viene sottoposta a controlli di qualità sanitari.
Cosa significa oligominerale?
Come detto sopra, per oligominerale si intende un’acqua con un residuo fisso inferiore a 500 mg/l e quindi con pochi sali minerali.
Un’acqua oligominerale, per essere definita tale, deve rispettare le seguenti caratteristiche:
- Presentare una percentuale di residuo fisso bassa e non deve superare i 500 milligrammi per litro.
- Non slterare i sali minerali presenti nell’organismo.
Tra i benefici dell’acqua oligominerale vi è l’aiuto all’attività del metabolismo, per questo può essere prescritta all’interno di diete specifiche. Grazie al basso livello di residuo fisso contenuto, è l’acqua ideale per chi soffre di calcoli renali e per i bambini molto piccoli.
Come ottenere un’acqua oligominerale?
Veniamo dunque alla domanda più importante ossia come ottenere un’acqua oligominerale senza ovviamente dover acquistare acqua al supermercato e sprecare montagne di plastica.
La risposta è: con l’osmosi inversa! Come detto in diverse occasioni, l’osmosi inversa è l’unico impianto di trattamento acqua in grado di rimuovere i sali e minerali dall’acqua e scegliere una concentrazione adeguata alle proprie esigenze.
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